Tiraggir per Mancini ma quale futuro per Insigne a Napoli?

Sostantivo maschile, presente anche nella Treccani: tiraggiro, derivazione dal napoletano tir a ggir, cioè l’effetto dato al pallone che disegnando una traiettoria ad arcobaleno orizzontale rende inutile ogni prodezza atletica del portiere avversario. Gol. Una specialità di Lorenzo Insigne, l’uomo sulle cui spalle, anzi meglio sul cui piede destro, affidiamo le speranze di sbudellare l’Irlanda del Nord sotto una grandinata di gol per accedere a Qatar 2022 senza passare per quei velenosi spareggi che ci costarono Mosca 2018 pareggiando contro la Svezia a Milano, epilogo della disastrosa gestione Gianpiero Ventura.
Insigne e il tiraggir speranza tricolore, dunque. Anche Mancini è stato campione capace di mille diavolerie (ricordo un gol di tacco con la Lazio memorabile) ed è consapevole che quando sferragliano i tacchetti un colpo di genio risolve la situazione. L’italia non può fallire per la seconda volta l’appuntamento col Mondiale e neppure aspettare l’esito dello spareggio. No, non va. Meglio far rivedere spezzoni della squadra che ha meritatamente vinto l’Europeo per convincere tutti che nelle cose bisogna crederci. Contro la Svizzera abbiamo pagato assenze pesanti (Immobile) e uno stato genere di torpore psico fisico che sì ha condizionato la gara. Per troppe volte la Svizzera, il cui campionato vale la nostra B, ha creato il panico.
Lorenzo il Magnifico è il capitano del Napoli capolista si sa eppure sta sospeso tra le speranze tricolori dell’Italia e quelle tricolori del Napoli. In scadenza di contratto, potrebbe salutare la compagnia a parametro zero dopo una stagione ci si augura trionfale. E allora qual è la soluzione? Ecco gli scenari: la rottura esplode mettendo in crisi tutto l’apparato del suo club ma anche dello stesso calciatore, assistito dal giovane manager Pisacane. Dovesse saltare il banco cosa fare? La società per non perderlo a parametro zero ha davanti due strade: una già felicemente sperimentata con Cavani. Rinnovo dell’accordo con prezzo fissato per lo svincolo sapendo che così sarebbe andata a fine stagione senza perdere l’atleta a gennaio. Quindi ci potrebbe essere un rinnovo fittizio con tanto di conferenza, scambio di pacche sulle spalle Etc per poi far dividere le strade.
Oppure far deflagrare tutto nel cuore di una stagione che vede il Napoli di Spalletti protagonista con Insigne pronto a salutare la compagnia a gennaio? Al calciatore per primo la cosa dispiacerebbe, alla società se intenzionata a non confermarlo meno perché significherebbe intascare subito una buona cifra ma non si intravvedono calciatori con le caratteristiche di Insigne.
Inutile dire che la vertenza deve sbrogliarla Spalletti, troppo comodo. Spalletti fa l’allenatore non il boia e non taglia teste per volere altrui. Tocca alla società decidere. Indubbiamente con la possibilità del massimo traguardo alla portata, non sarà certamente de Laurentiis ad indebolire il Napoli. Ecco perché la soluzione ponte dell’accordo fittizio potrebbe essere il più vantaggioso Per tutti. Vedremo intanto per Lorenzo Insigne, nell’età della piena maturazione umana e professionale, in poco più di due mesi la verità nient’altro che la verità sul suo futuro. Col tiraggiro può mettere tutti d’accordo.

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