I Palazzi dello Sport: urne al veleno ma finora pochi programmi

Urna ribollenti. Ha meritato titoli e interviste Carlo Tavecchio, da mezzo secolo nel calcio, figlio della Lega Dilettanti fino ad arrivare alla poltrona che fu Di Franchi e Carraro, Sordillo e Matarrese lasciando da bravo uomo di conti sulle punte delle dita un bilancio economicamente saldo dopo la cacciata per il tonfo della mancata qualificazione ai mondiali di Russia 2018….sVenturatamente.  La mattina in cui diede l’addio, gli mancò la stampella della LND assicurato sino alla notte che portò ltro consiglio. E TYavecchio si dimise. E pur restando in famiglia con ufficio e alloggio a Roma a capo della LND servizi mai ingoiò il rospo. E nelle interviste post elezioni al Comitato Regionale Lombardia, il primo per numeri, importante per agganci e alleanze, ha parla di LND sconfitta su vicende come il vincolo a 25 anni. Tocca subito i dirigenti sul lato più sensibile: il denaro…perduto. Al momento comunque la rielezione di Cosimo Sibilia alla presidenza della Lega che ha il 33% del pacchetto voti per l’elezione del Presidente Figc non è in discussione. Anche se ci sono molti più ballottaggi del solito rispetto alla precedente tornata, tipo Umbria ed Emilia Romagna. E comitati come Veneto e Friuli in subbuglio. Martedi scade il termine per le candidature e Sibilia potrebbe anche scegliere di dedicarsi esclusivamente alla LND senza andare ad infilarsi in un duello al momento soccombente con Gravina. Elezioni LND fissate il 6 febbraio in presenza. GHIRELLI. In presenza, martedi 12, si vota per la rielezione alla Lega di C. L’accoppiata Ghirelli-Vulpis senza snocciolare per ora un briciolo di programma (certamente la cosa avverrà davanti ai delegati)non ha ostacoli verso il nuovo mandato. Il calcio al tempo del Covid è una maledizione ma la C ha nella sua natura due aspetti straordinari, storici: la valorizzazione dei giovani e il rintocco del campanile. Vulpis è giornalista con grande esperienza nell’economia dello sport e nelle politiche di marketing, nel calcio spesso avventurose e sterili. Chissà che guardando al passato, l’orgoglio per i colori, non trovi una chiave per sviluppare e alimentare il futuro. Vedremo. Tranne Bordini, cui piace il ruolo di sfidante-perdente, nessun’altra candidatura. La LND per portare acqua al progetto Sibilia avrebbe voluto impegnare un serio e ancorchè giovane già collaudato e antico dirigente: l’avvocato Luigi Barbiero, a capo dell’Interregionale ma la rinuncia è stata inevitabile considerando l’andamento delle cose. Lega di A e B, dove Balata con contestato sistema online è stato confermato in maniera plebiscitaria, sono per Gravina. Così come l’Assocalciatori, l’Assoallenatori e l’Aia,l’unica associazione dove c’è non poca fibrillazionbe e dove in presenza – salvo complicazioni – si dovrebbe votare per il rinnovo dei vertici a metà febbraio. Nicchi va verso il quarto mandato ma c’è preoccupazione per la politica a ragnatela di Alfredo Trentalange che alla Scuola Arbitrale ha mietuto relazioni, stima e contatti. Sezioni ribollenti come Roma1 la dicono lunga. Le nomine al Settore Tecnico di Coverciano e al Settore Giovanile e Scolastico appartengono al Presidente Federale che indica i prescelti dopo ampia consultazione. Albertini e Tisci hanno lavorato nell’ombra e non sembrano correre rischi.

TRICOLORE. Ma in questo momento il problema più grave è la Riforma dello Sport e soprattutto l’alert del Cio: senza chiarimenti e riposizionamento del ruolo del CONI Italia senza tricolore e inno alle Olimpiadi di Tokyo.Oggi lunedi c’è un importante appuntamento presso la Sala della Regina di Montecitorio, dalle 14,30 le Commissioni riunite Cultura e Lavoro svolgono, in videoconferenza, le seguenti audizioni nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo recante riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici nonché di lavoro sportivo: Andrea Mancino, in qualità di rappresentante delle Discipline sportive associate nel Consiglio nazionale del Coni;  Damiano Lembo, coordinatore del Coordinamento nazionale degli Enti di promozione sportiva nel Coni;  Ciro Bisogno, presidente nazionale di Pgs (Polisportive giovanili salesiane) e Vittorio Bosio, presidente nazionale di Csi (Centro sportivo italiano); a seguire rappresentanti della Lega italiana calcio professionistico e della Lega nazionale dilettanti; quindi rappresentanti della Lega nazionale pallacanestro, della Lega basket, della Lega volley e della Lega volley femminile.  Meraviglia che i nostri campioni, considerando che da bambini hanno come milioni di coetanei sognato l’inno e i cinque cerchi, il tricolore sul pennone, non organizzino un flash mob. “Bch è uno tosto, e quando è stato adImola al campionato mondiale di ciclismo parlando con Conte ha avuto rassicurazioni che il problema sarebbe stato affrontato e risolto. Non è andata così, ed il Cio è stizzito”, mi ha confidato uno tra i giornalisti a livello mondiale più preparati e competenti: Gianni Merlo, storica firma della Gazzetta e presidente della AIPS, l’associazione internazionale della stampa sportiva che ha sede a Losanna. Come il Cio.   A finale, come dicono a Napoli: per ora più veleni che programmi.        

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