New gol, triste declino per la stampa. Urge una scossa

Porte chiuse negli stadi, poi riapertura parziale ma numero ridotti per la stampa alle partite. Non va meglio negli altri sport restituiti alla passione dei tifosi e al business dei padroni del vapore, tipo la formula 1: mascherine, distanziometro, rigido protocollo. 

Le redazioni sono vuote: la formula dello smartphone working andrà avanti imperterrita fino a fine estate, ma potrebbe proseguire. Non è questione di nostalgia ricordare le vecchie macchine per scrivere rullo e tasti che alla fine diventavano una sinfonia, ma persino i silenziosi pc erano il sottofondo impercettibile, un Din ogni tanto, al vociare tipico delle redazioni.

 Perfino i grandi giornali hanno dimostrato che è possibile fare servizi ed interviste stando a casa.  E’ una vittoria solo per gli editori, inutile per i sindacati dire che così si evita una carneficina di licenziamenti. Muore il giornalismo, che anche nello sport è racconto di pezzi di vita ma frutto di conto ravvicinato, incrocio di sguardi, studio della postura e della reazione a domande, alla volontà di aprirsi e raccontarsi. O fotografia per iscritto di un gesto atletico, una prodezza da podio.

Quale futuro? La stampa sportiva mondiale ascolta le sue antenne nel mondo e traccia un bilancio. Mai così distanti, mai così vicini: AIPS e il futuro del giornalismo sportivo nella prima conferenza globale online

Un evento unico ed epocale, dal sapore simile a quello che, esattamente 96 anni prima, ebbe la fondazione dell’Associazione Internazionale della Stampa Sportiva per mano di una manciata di giornalisti riuniti su un ring parigino prima delle Olimpiadi del 1924. Questa è stata la prima conferenza virtuale di AIPS dedicata al futuro del giornalismo sportivo in occasione della Giornata Internazionale dei Giornalisti Sportivi celebratasi lo scorso 2 Luglio.

L’evento, tenutosi si è tenuto sulla piattaforma digitale Zoom e in streaming sui canali Facebook e Youtube di AIPS ha coinvolto più 500 giornalisti da oltre 140 paesi del mondo. Il presidente di AIPS e storica firma della Gazzetta dello sport Gianni Merlo ha aperto l’evento parlando della “nuova visione che il giornalismo deve avere nella inedita e insospettabile realtà plasmata dal COVID-19, perché i nostri valori sono immuni da ogni virus”. A seguito del messaggio di augurio e solidarietà del presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach, la parola è passata alla giornalista kenyana Evelyn Watta, vicepresidente di AIPS, autrice di un potente contributo sul tema del razzismo nello sport. Successivamente, la conferenza si è allargata ai veri ospiti dell’evento, ovvero i direttori dei alcune delle più importanti testate mondiali.

Ecco l’elenco completo dei partecipanti: Stefano Barigelli – Direttore La Gazzetta dello Sport; Jérôme Cazadieu, – Direttore L’Équipe; Juan Ignacio Gallardo – Direttore Marca; Badreddine Drissi Lahsini – Direttore Almountakhab; Kwabena Yeboah – Direttore Africa Sports; Christine Brennan – USA Today; Carlos Ponce – Direttore Récord; Sandeep Dwivedi – The Indian Express; Shinsuke Kobayashi – Kyodo News; Tracey Holmes – ABC News.

Al centro del dibattito, allargatosi poi a tutti i partecipanti, il giornalismo sportivo di domani, che pur nel cambiamento è chiamato conservare l’indipendenza e la trasparenza di sempre.

 Da parte nostra, l’Ussi intervenendo al dibattito tramite il mio contributo ha evidenziato come la vicenda Covid abbia anche messo in luce la differente considerazione rispetto al lavoro e al ruolo del giornalista. Ci sono stati paesi che hanno subito destinato risorse in particolare ai free lance mentre in Italia il moloch burocratico ha reso tutto ancora più complicato mentre è stata serrata la battaglia di Ussi insieme con Ordine dei Giornalisti e Federazione della Stampa per consentire un numero di presenze fisiche logiche per giornalisti e operatori per immagini agli eventi considerando come in altri settori della vita sociale era stato consentito un format che non giustificava la chiusura pressoché totale verso i giornslisti alle partite di calcio.  

Una giornata ricca di speranza ed intraprendenza, la stessa che ha permesso ad AIPS di realizzare, persino nel vuoto del lockdown, progetti innovativi e audaci come l’AIPS e-College (versione online dell’AIPS Young Reporter Pogramme), un format digitale che ha permesso a oltre 100 studenti da tutto il mondo di proseguire la loro formazione giornalisitca confrontandosi con professionisti e atleti ai massimi livelli. Ed ora, subito un nuovo progetto: il 21 luglio infatti, partirà sempre su Zoom un seminario online di quattro appuntamenti (23, 28 e 30 Luglio) intitolato “The cost of reporting while female”, dedicato al tema della disparità di genere nel contesto professionale in tutte le sue forme. Ulteriori informazioni per registrarsi all’evento sono disponibili su www.aipsmedia.com

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