Arriva una specialissima Italia Inghilterra al Maradona il 23 marzo

È l’anno azzurro. E che comprenda anche l’Italia. Gol e politica sportiva. C’è il napoli che deve temere solo punture di malocchio da qui alla volata di primavera e c’è uno squarcio di azzurro che sarà utile per -non si spera ma bisogna adoperarsi per riuscirci – spazzare via ogni nuvola tra Napoli e il club Italia. Nelle occasioni storiche, pensiamo alle semifinali dell’Europeo vinto nel 1968, è stato sempre il San Paolo oggi Maradona lo stadio cassaforte per gli azzurri della nazionale. È scattata la prevendita per italia Inghilterra qualificazione agli europei del 2024 che si giocherà il 23 marzo. Prezzi popolarissimi. Un’occasione per vedere unito l’azzurro sotto i riflettori. Alla partita già importante di suo a volerla leggere in quella complicata materia che è la politica sportiva viene attribuita una grande importanza strategica. Come è noto, il presidente federale Gravina e quello del club Aurelio de Laurentiis hanno attraversato fasi turbolente. Ora amici (vedi anche passeggiate in Abruzzo durante primo ritiro del Napoli a Castel di Sangro, la terra che ha lanciato in orbita nel mondo del pallone l’attuale numero uno della nomenclatura governativa) ora nemici con sportellate senza risparmio. Alle accuse di un calcio vecchio, fuori dai tempi, incapace di far valere leggi di mercato, pronunciate dal patron azzurro il numero 1 di via Allegri a Roma ha spesso replicato tra il rassegnato e l’impossibilitato a poter tenere il dialogo. Una volta sbottò: “ha ragione Totò, ciascuno mostra la faccia che ha”. Primatista nel fair play finanziario, la classifica consente ad AdL di poter lanciare qualche pietra dalle scarpe. Ma sicuramente c’è stata un’azione diplomatica prima di decidere di assegnare una gara così speciale al Maradona. Dopo aver ingoiato amaro vedendo le altre nazionali (alcune decisamente improponibili) al mondiale in Qatar l’europeo da detentori grazie al meraviglioso successo del 2021 è un segnastoria importantissimo. Interpellato da messaggeri capitolini, AdL diede l’ok alla volontà federale di mettere alle spalle il 2 a 2 con l’Armenia ultima partita azzurra all’allora San Paolo, le ancora troppo spesso abusate e scorrette polemiche per un tifo azzurro Napoli ai biancocelesti argentini del Diego che fu a Italia ’90. Tutto va cassato. E quindi quando il 23 marzo l’italia di azzurro patria vestita dovrà trovare uno stadio sbandierante tricolore. Magari qualcuno si avvierà allo stadio con la maglia azzurra del Napoli per simboleggiare il primo amore. Ma affidare alla sfida contro i maestri del football che solo nel 1973 battemmo in casa al mitico Wembley grazie ad un gol di Fabio Capello il valore di una partita speciale è il minimo. I teleobiettivi cercheranno sorridenti Gravina ed AdL. Li troveranno. Il nostro martoriato calcio ha bisogno di serenità e successi più che arsenico e vecchi dispetti.    

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