Lega A storie di ordinari conflitti oggi in assemblea straordinaria dopo l’addio di Dal Pino

Via Rosellini, Milano: oggi l’Assemblea Straordinaria della Lega serie A per eleggere il nuovo Presidente al posto del dimissionario Dal Pino che ha preferito interessi familiari alle continue liti e fuochi (anche amico) del posto più alto della cosiddetta Confindustria del pallone. Il presidente federale Gravina ha anche da pensare ad un eventuale rimpiazzo come Vice Presidente Vicario in ambito del Consiglio Federale ma non c’è nessuna urgenza in proposito. Rimangono per ora in quota Lega A nel Governo del calcio il presidente della Lazio Claudio Lotito e l’ad dell’Inter Beppe Marotta. In rialzo per un ruolo di vertice in CF le quotazioni di Calcagno, Assocalciatori. 

Ma il vero nodo è la Lega serie A dove alla unanime elezione di Percassi come Vice Presidente c’è l’annunciata voglia di scalare ogni cima di Gaetano Blandini neo consigliere indipendente (griffato Lotito). Media con consumata abilità l’ad De Siervo che ha ideato la creazione della sede super tecnologica di Cologno Monzese dove c’è non solo la Var Room ma una vera e propria cittadella della produzione tv per i diritti da commercializzare si spera meglio, col direttore comunicazione Lorenzo Dallari che ci ha lavorato anche di notte l’estate scorsa, e ora prepara lo sbarco negli Stati Uniti non dimentichiamo con Messico e Canada paese organizzatore del Mondiale 2026.

C’è già la location a New York per l’ufficio intercontinentale Lega A. Ma lo sbarco dall’altra parte della luna è più semplice che mettere le cose a posto in Italia. In 12 anni di vita, dal 2010, la Lega A ha avuto cinque presidenti (Beretta, Miccichè, Cicala, Abete e Dal Pino; un reggente Simonelli e due commissari cioè Tavecchio e Malagò). In questa fase dialettica un saggio dirigente come Abete è alle prese col commissariamento della importante Lega Nazionale Dilettanti, Malagò sfigato nell’aver contratto il covid a Pechino  ha ben altri pensieri che inseguire le bizze dei Presidenti della serie A che difficilmente oggi provocheranno la fumata bianca. 

Si andrà per le lunghe, oltre la settimana servita per chiedere a Mattarella di ripensarci e dare una mano all’Italia. Intanto, con la graduale ripartenza ecco i problemi legati ai ristori e le rogne non mancano. Vediamo oggi se voleranno tracce di accordo o gli ennesimi straccetti di progetti finiti in coriandoli tra arsenico e vecchi dispetti. 

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